Livorno, 7 gennaio 2025 – L’area livornese emerge come epicentro delle aggressioni al personale sanitario nella Toscana nord-occidentale, con 23 episodi su 31 totali registrati dall’entrata in vigore della legge nel 2021. Di questi, 15 si sono verificati nel capoluogo, segnando un primato negativo nella regione.
Il fenomeno ha visto un’intensificazione nel 2024, con 11 nuovi casi, di cui cinque a Livorno e due a Collesalvetti. Tra gli episodi più gravi, spicca l’aggressione a un medico di guardia da parte di un sessantenne che pretendeva una visita domiciliare immediata. I pronto soccorso si confermano come le aree più a rischio, come testimonia l’aggressione al primario Luca Dallatomasina, colpito dal padre di un paziente che esigeva un’immediata TAC.
L’Asl Toscana nord ovest ha stipulato una convenzione pionieristica con i carabinieri del Nas per contrastare il fenomeno. La procedura prevede sanzioni da mille euro per comportamenti minacciosi o offensivi, mentre le aggressioni fisiche vengono perseguite penalmente. L’azienda sanitaria si costituisce parte civile a tutela dei dipendenti nei procedimenti giudiziari.
Il modello di collaborazione tra Asl e Nas sta attirando l’attenzione di altre regioni italiane. Il sistema prevede una rapida procedura di segnalazione e verifica, con cartelli informativi nei reparti come deterrente. L’analisi aziendale evidenzia come, oltre ai pronto soccorso, anche i reparti di salute mentale siano particolarmente esposti al rischio di aggressioni, in un fenomeno che sta diventando sempre più diffuso nel sistema sanitario.
Last modified: Gennaio 7, 2025