Livorno (martedì, 8 aprile 2025) — Circa un milione di bottiglie di vino italiano restano ferme al porto di Livorno, in attesa del via libera per la spedizione verso gli Stati Uniti. Non si tratta di un blocco ufficiale, ma piuttosto di uno stand-by strategico, frutto delle valutazioni in corso tra produttori e importatori dopo la conferma dei dazi imposti dal mercato americano.
di Benedetta Rubini
A lanciare l’allarme è stato il comparto vinicolo riunito a Verona per Vinitaly, dove il tema delle esportazioni è diventato centrale. Le aziende si stanno muovendo in modo diverso. Caviro, il più grande gruppo cooperativo vitivinicolo italiano, continua a spedire vino negli USA, valutando con i clienti modalità per contenere eventuali ripercussioni sui prezzi. Firriato, invece, ha scelto di dividere l’extra costo dei dazi con gli importatori americani.
Più cauto il gruppo Duca di Salaparuta-Florio, che ha già quattro container in transito ma ne ha bloccati altri due in attesa di chiarimenti. Nonostante la cifra sembri elevata, il milione di bottiglie rappresenta solo una minima parte della produzione italiana. Tuttavia, il caso evidenzia quanto l’export sia vulnerabile a scelte politiche e commerciali internazionali, con effetti immediati anche nei principali porti italiani come quello di Livorno.
Last modified: Aprile 8, 2025
