L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha operato un significativo sequestro di 25.000 integratori alimentari provenienti dall’India, i quali erano destinate a essere distribuiti nei negozi e farmacie di Livorno. L’operazione è stata guidata dalla preoccupazione per la salute pubblica, poiché gli integratori non erano dotati dei necessari certificati sanitari.
di Francesco Catania
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno prestato particolare attenzione alla documentazione allegata alla dichiarazione doganale, rilevando che una parte del carico era dichiarata semplicemente come prodotti vegetali. Tuttavia, ulteriori indagini e segnalazioni dal circuito doganale di controllo hanno rivelato la vera natura delle confezioni: integratori alimentari di fibre a base di “Plantago ovata”, con etichette che promuovevano proprietà fisiologiche e posologie. La mancanza di autorizzazione alla commercializzazione da parte della ditta importatrice è stata una violazione della disciplina specifica del ministero della Salute.
Gli integratori alimentari sequestrati sono soggetti a normative rigorose, che richiedono un’autorizzazione specifica per la commercializzazione, mancante nel caso dell’importatore. Dopo la conferma delle valutazioni da parte del personale sanitario locale, sono stati confiscati tutti i lotti di integratori, con l’importatore sanzionato per l’assenza del nulla osta sanitario e delle informazioni obbligatorie sull’etichetta. L’azione ha anche portato al recupero di circa 5.900 euro di dazio e all’applicazione di sanzioni amministrative che variano da un minimo di 4.500 a un massimo di 25.000 euro.
La società importatrice, consapevole delle irregolarità riscontrate, ha avviato le procedure necessarie per adeguarsi alle normative autorizzative e conformare l’etichettatura dei prodotti, dimostrando una volontà di regolarizzazione e di conformità alle leggi vigenti.
