La nave Ocean Viking dell’ONG SOS Mediterranée, giunta al porto di Brindisi il 9 febbraio con 261 migranti a bordo, è attualmente soggetta a sequestro amministrativo per presunta violazione del decreto Piantedosi, come riportato da BrindisiReport. Questo provvedimento, che avrà una durata di 20 giorni, è stato emesso in seguito a un presunto illecito rilevato durante le operazioni di approdo. Sette giorni prima, l’imbarcazione si trovava a Livorno, dove aveva effettuato lo sbarco di 71 profughi, inclusi cinque donne, una delle quali incinta, e 16 minori non accompagnati. Non è la prima volta che la Ocean Viking si trova coinvolta in tali situazioni, poiché già a dicembre aveva attraccato a Brindisi, scaricando 26 persone.
di Francesco Catania
Le operazioni di sbarco a Brindisi sono iniziate intorno alle 9:30, con il personale sanitario dell’USMAF che ha effettuato un primo screening a bordo della nave. Tra i 261 individui a bordo, vi erano tre donne incinte e quasi 70 minori non accompagnati. I minori rimarranno a Brindisi, mentre gli altri saranno trasferiti in diverse regioni italiane, tra cui Puglia, Marche, Abruzzo, Liguria, Basilicata e Molise.
Il sequestro amministrativo della nave solleva ulteriori interrogativi sulla gestione delle emergenze umanitarie e sulla complessità delle normative vigenti. La Ocean Viking, impegnata nel soccorso in mare, si trova ora coinvolta in una controversia legale che pone in evidenza le sfide e le criticità legate alle operazioni di salvataggio e accoglienza dei migranti.
