Scritto da 8:25 am Livorno, Cronaca

Protesta studentesca a Livorno: richieste e accuse dopo i problemi di allagamento nelle scuole

Nella mattinata di giovedì 29 febbraio, uno sciopero studentesco organizzato dal collettivo Scuola di carta, con la partecipazione dei licei Enriques, Cecioni e Niccolini Palli, ha portato la voce degli studenti direttamente in piazza. La protesta, denominata “Fuori i manganelli, dentro gli ombrelli”, è stata una risposta alle criticità emerse a seguito di problemi di infiltrazione e guasti ai sistemi di riscaldamento nelle scuole, che hanno causato l’annullamento di lezioni e l’obbligo di rimandare a casa gli studenti.

di Francesco Catania

Gli striscioni esibiti durante il corteo esprimevano in modo incisivo la frustrazione degli studenti, denunciando la mancanza di manutenzione nelle scuole e la priorità data alla spesa per i manganelli piuttosto che per l’istruzione. La manifestazione ha raggiunto il Comune e la Provincia, rivolgendo le richieste direttamente alle istituzioni responsabili degli istituti superiori.

Il giorno successivo agli inconvenienti causati dalle infiltrazioni e dai malfunzionamenti dei riscaldamenti, una delegazione di studenti è stata ricevuta presso Palazzo Granducale dalla presidente della Provincia, Sandra Scarpellini. L’incontro è stato segnato da un acceso confronto, con gli studenti che hanno esposto le loro preoccupazioni sulla manutenzione delle strutture e hanno richiesto garanzie riguardo agli spazi scolastici per il prossimo anno.

Durante la riunione, sono volati cori di protesta, tra cui uno chiedeva le dimissioni di Scarpellini. La presidente ha risposto alle domande degli studenti, fornendo informazioni sullo stato dei lavori di riorganizzazione degli spazi scolastici e ribadendo la necessità di tempo per ottenere informazioni definitive da altri soggetti esterni. Scarpellini ha sottolineato l’importanza di garantire certezze per il futuro e ha informato gli studenti sulle tempistiche legate alla conclusione dei lavori di ristrutturazione della sede di via Calafati entro giugno del 2026.

La presidente ha elogiato la pacifica protesta degli studenti, evitando strumentalizzazioni politiche e sottolineando la collaborazione tra le parti coinvolte durante un periodo di grande tensione. La Provincia ha assicurato che la ricognizione degli spazi di competenza è stata effettuata nei tempi previsti, e si sta lavorando per ottenere ulteriori informazioni da parte di soggetti esterni, indispensabili per la futura organizzazione degli spazi scolastici. La risposta definitiva sarà oggetto di ulteriori confronti con dirigenti scolastici, parti sociali e altre componenti del mondo della scuola.

Gli striscioni realizzati dagli studenti
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Last modified: Marzo 1, 2024
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