PIOMBINO, 22 dicembre 2024. Otto giovani sono attualmente sotto processo per lesioni personali aggravate e violenza privata, accusati di aver aggredito brutalmente due trentenni provenienti da Suvereto e Campiglia Marittima nel giugno 2020. Una terza vittima, della stessa età, riuscì a scappare durante l’attacco avvenuto sul viale del Popolo.
Le vittime riportarono ferite gravi: uno dei due subì la frattura del naso con una prognosi di 21 giorni, mentre l’altro riportò traumi multipli al viso, al torace e agli arti, con un recupero previsto in 12 giorni. Gli aggressori usarono calci, pugni, cinture e bottiglie, lasciando solo temporaneamente le loro tracce prima di fuggire nelle strade del centro.
Gli imputati, tutti residenti a Piombino, comprendono giovani italiani, marocchini e un dominicano. Altri quattro accusati hanno scelto la “messa alla prova” con lavori di pubblica utilità, evitando così il processo tradizionale. Secondo l’accusa, alcuni di loro parteciparono attivamente al pestaggio, mentre altri avrebbero incitato il gruppo o intimidito le vittime.
La prossima udienza, prevista per metà gennaio, vedrà la giudice Tiziana Pasquali decidere sulla richiesta tardiva di costituzione come parte civile di uno dei giovani aggrediti, assistito dall’avvocata Barbara Mattafirri. Questa richiesta è emersa a causa di un difetto di notifica degli atti, che potrebbe portare all’ammissione, al rifiuto o addirittura alla nullità del processo.
L’episodio, avvenuto in un periodo di allentamento delle restrizioni pandemiche, suscitò una forte indignazione tra i cittadini di Piombino, già provati dalla crisi sanitaria. Le indagini, condotte dalla polizia locale, portarono all’identificazione dei responsabili. L’attenzione rimane alta sull’evoluzione del processo, che ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nella comunità.
Last modified: Dicembre 23, 2024