Roma (domenica, 23 febbraio 2025) — Secondo il noto infettivologo Massimo Andreoni, le condizioni di salute del Papa, pur presentando alcuni segnali di preoccupazione, non sembrerebbero indicare un deterioramento irreversibile. L’esperto avrebbe osservato che i parametri clinici rilevati sono in linea con i consueti processi di invecchiamento e che le terapie in corso, unitamente a un monitoraggio costante, garantiscono un controllo adeguato della situazione.
di Virginia Spennacchio
In base a quanto riferito, alcuni indicatori richiedano una particolare attenzione, ma senza configurare un quadro allarmistico; nel frattempo le autorità vaticane, da parte loro, sarebbero intervenute a garantire il supporto medico necessario, assicurando che ogni aspetto della salute del Pontefice venga seguito in maniera continuativa e personalizzata.
L”infettivologo ha sottolineato l’importanza di considerare il contesto complessivo, ribadendo che le misure adottate finora sono state efficaci nel mantenere la stabilità delle condizioni del Papa. Pur riconoscendo la gravità di alcuni segnali, si desidera evitare qualsiasi eccesso di allarme, puntando a rassicurare fedeli e osservatori sulla capacità degli specialisti di intervenire tempestivamente, qualora si presentassero eventuali peggioramenti. Le fonti, inoltre, indicano che il monitoraggio della sua salute continuerà con la massima attenzione, in modo da garantire una gestione costante e mirata di ogni possibile variazione nel suo stato clinico.
Last modified: Febbraio 23, 2025