Inquinamento luminoso nelle ore notturne e l’orbita terrestre sempre più affollata di satelliti minacciano il cielo.
di Rossana Rizzitelli
L’Italia è il Paese del G20 con il maggiore inquinamento luminoso, al pari della Corea del Sud. Un notevole spreco energetico, a cui si sommano gli impatti negativi su biodiversità e salute dei cittadini.
I satelliti Starlink e la mega-costellazione di SpaceX per l’Internet globale hanno superato quota 5.100 già dopo il primo lancio del 2024 e l’obiettivo di Elon Musk è arrivare a 40.000 satelliti, a cui si aggiungeranno nuove costellazioni come OneWeb e Kuiper di Amazon.
I satelliti riflettono la luce del Sole, soprattutto dopo il tramonto e prima dell’alba, con intensità tanto maggiore quanto più è alta la loro orbita, lasciano luminose scie bianche che rovinano irrimediabilmente le immagini e i dati raccolti.
A proposito di questo, astronomi e appassionati si sono mobilitati in occasione della 32esima Giornata Nazionale sull’Inquinamento Luminoso, che ricorre oggi 16 febbraio, in concomitanza con la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili. L’iniziativa è organizzata dall’Unione Astrofili Italiani con la collaborazione dell’Associazione dei Planetari Italiani e la partecipazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Questa sera, al termine della trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio Due, andrà in onda un evento dedicato proprio al tema dell’inquinamento luminoso, che sarà trasmesso in diretta sui profili social dell’Uai. Sarà inoltre possibile partecipare a tante altre iniziative in tutta Italia, con osservazioni astronomiche e visite guidate a lume di torcia, passeggiate serali per raccogliere rifiuti sul lungomare e per ammirare il cielo stellato.
Last modified: Febbraio 16, 2024