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Livorno, vandalizzata la sede di Rifondazione Comunista: “Non ci faremo intimidire”

Livorno (martedì 11 febbraio 2025) – La sede del circolo Borgo/Porto di Rifondazione Comunista è stata presa di mira in un atto vandalico. Ignoti hanno infranto il vetro di una delle finestre dei locali intitolati a Eugenio Bellandi, colpendo proprio il punto in cui è esposto il simbolo della falce e martello. Accanto, si trovava un manifesto con cui il partito condanna il genocidio in corso a Gaza.

di Virginia Spennacchio

Rifondazione Comunista ha denunciato l’accaduto, evidenziando come episodi simili si stiano verificando con crescente frequenza in tutta Italia. Il partito attribuisce l’azione a un chiaro tentativo di intimidazione politica, definendolo un “atto fascista” e ribadendo che non sarà certo un atto vandalico a fermare le loro attività.

“Non ci facciamo intimidire da episodi come questo – dichiarano dal circolo – così come non ci siamo mai fatti fermare in passato. Questi atti vili colpiscono sedi e realtà politiche che si battono per i diritti e la giustizia sociale, ma non ci impediranno di portare avanti le nostre battaglie. Rivendichiamo con orgoglio i nostri valori e continueremo a difenderli a testa alta e alla luce del sole”.

L’episodio ha suscitato indignazione tra gli iscritti e i simpatizzanti del partito, che hanno espresso solidarietà e condanna per il gesto. La denuncia è stata formalizzata e si attendono sviluppi sulle eventuali indagini per risalire agli autori del danneggiamento.

Rifondazione Comunista sottolinea inoltre l’importanza di contrastare ogni forma di violenza e intolleranza politica, invitando la cittadinanza a non sottovalutare la gravità di questi episodi. Il partito continuerà a promuovere iniziative pubbliche, incontri e momenti di dibattito per sensibilizzare l’opinione pubblica su antifascismo, democrazia e libertà di espressione.

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Last modified: Febbraio 11, 2025
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