Livorno, 13 gennaio 2025 – L’antica tradizione della benedizione delle acque è tornata a vivere nel porto labronico, dove il Metropolita d’Italia Polykarpos ha presieduto il duplice rito della comunità greco-ortodossa, prima nella Chiesa della Dormizione della Vergine e poi nelle acque antistanti San Jacopo.
La giornata è iniziata alle 10 con la Divina Liturgia nel suggestivo scenario del Cimitero Greco di via Mastacchi, dove il Metropolita, affiancato dall’Arkimandrita Nikolaos Papadopoulos di Firenze, ha invocato la pace in un momento storico segnato dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente.
Il momento più spettacolare si è svolto a mezzogiorno quando, secondo l’antica usanza, la croce è stata lanciata nelle acque del mare dal moletto di San Jacopo. Sfidando il freddo invernale, i nuotatori si sono tuffati in una competizione simbolica per recuperare il sacro oggetto.
La cerimonia affonda le sue radici nel 1591, quando il primo Governatore di Livorno, il greco Giovanni Manoli Volterra, inaugurò la Chiesa dei Greci Uniti della Santissima Annunziata. Come ha ricordato Umberto Cini, presidente dell’Associazione Borgo dei Greci, il rito ha attraversato secoli di storia, interruzioni e rinascite, sopravvivendo a guerre e cambiamenti sociali. La scelta di San Jacopo come location non è casuale: la chiesa servì da luogo di culto agli ortodossi per trent’anni, prima della costruzione della loro chiesa dentro le mura cittadine.
Last modified: Gennaio 13, 2025
