Scritto da 8:10 pm TOP NEWS HOME, Italia, Politica

La Toscana approva la prima legge regionale sul fine vita in Italia

Livorno (martedì 11 febbraio 2025) – Il consiglio regionale della Toscana ha approvato la legge sul fine vita, diventando la prima regione italiana a regolamentare il suicidio medicalmente assistito.

di Virginia Spennacchio

La normativa, frutto di una proposta di iniziativa popolare promossa dall’associazione Luca Coscioni e sostenuta da oltre 10mila firme, disciplina il processo attraverso il quale i pazienti possono presentare domanda all’Asl e definisce tempi e modalità di risposta della commissione preposta alla verifica dei requisiti stabiliti dalla Corte Costituzionale.

L’approvazione della legge rappresenta un passo avanti significativo nella tutela del diritto all’autodeterminazione dei pazienti affetti da patologie irreversibili. La normativa prevede criteri scientifici rigorosi per l’accesso al suicidio assistito, tra cui la presenza di condizioni cliniche irreversibili, il mantenimento in vita tramite supporti vitali meccanici e la volontà esplicita del paziente. L’obiettivo è garantire un quadro normativo chiaro ed equo, colmando il vuoto legislativo esistente a livello nazionale.

L’approvazione della legge è il risultato di un percorso di confronto e discussione che ha visto il coinvolgimento di istituzioni, esperti e associazioni per i diritti civili. L’iniziativa trae origine dalla sentenza 242 del 2019 della Corte Costituzionale, emessa in seguito alla disobbedienza civile di Marco Cappato, che ha aperto la strada al riconoscimento del diritto all’accesso al suicidio assistito in determinate condizioni.

Secondo l’associazione Luca Coscioni, la legge toscana rappresenta un esempio di civiltà e umanità, ponendo fine a lunghe attese per chi ha già ricevuto il riconoscimento del diritto a procedere con la richiesta. La normativa stabilisce un iter chiaro, con passaggi definiti e tempi certi: dopo la conferma della volontà del paziente, l’assistenza dovrà essere garantita entro sette giorni.

L’approvazione della legge in Toscana potrebbe costituire un modello per altre regioni italiane e fungere da stimolo per un intervento legislativo nazionale su un tema ancora privo di una regolamentazione organica. La normativa si inserisce in un dibattito più ampio sulla libertà di scelta individuale e sulla necessità di un quadro giuridico chiaro per tutelare i diritti dei pazienti in situazioni di grave sofferenza.

Condividi la notizia:
Last modified: Febbraio 11, 2025
Close