Un lungo anno e mezzo di dolore e rabbia per la famiglia di Denny Magina, un giovane di ventinove anni tragicamente scomparso nella caduta dal quarto piano di un’abitazione in via Giordano Bruno. La magistratura ancora indaga sulle circostanze misteriose di quella notte funesta che ha segnato irrimediabilmente le vite dei genitori, della sorella e di tutti coloro che amavano Denny. La richiesta di giustizia si fa sempre più intensa, manifestandosi attraverso striscioni in città, dalla stazione allo stadio, dai campi di calcetto ai Quattro Mori e al cavalcavia della Rosa.
di Francesco Catania
La dolorosa vicenda risale al 22 agosto 2022, quando Denny precipitò dalla finestra di un appartamento occupato da spacciatori tunisini. L’amico d’infanzia che era con lui finì in carcere per altri reati. I genitori, Erika e Sky, conoscono la verità nel loro cuore, ma attendono giustizia. La richiesta è emersa immediatamente dopo l’arrivo dei carabinieri a casa dei Magina, notte in cui il destino del giovane è stato tragicamente svelato. La notte scorsa, insieme a numerosi cittadini, la città si è riempita di striscioni esigenti: “Adesso basta, giustizia per Denny”. Dopo 544 giorni, la famiglia e gli amici cercano almeno la conclusione delle indagini, auspicando di conoscere la possibilità di un processo. La rabbia persiste, e la richiesta di giustizia è il minimo che si possa fare per onorare la memoria di Denny Magina.
