Livorno—Fatture false per 1,5 milioni di euro nell’ambito dei materiali elettrici ed elettronici: questo il risultato dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Livorno, che ha portato alla denuncia di un imprenditore locale.
L’indagine è nata dall’intuito investigativo delle Fiamme Gialle, che hanno notato incongruenze nella situazione patrimoniale e commerciale di una società rispetto ai servizi dichiarati. Gli approfondimenti hanno rivelato un complesso sistema di evasione fiscale basato su fatture per operazioni inesistenti (F.O.I.).
Il meccanismo fraudolento si basava sull’utilizzo di “cartiere”, società fittizie create con il solo scopo di emettere documentazione falsa per simulare forniture mai avvenute. Un sistema elaborato per ridurre artificiosamente il reddito imponibile e, di conseguenza, abbattere il carico fiscale dell’impresa.
L’attività investigativa, che rientra in un più ampio piano di contrasto all’evasione fiscale nella provincia livornese, si è articolata attraverso minuziosi controlli economico-finanziari, ispezioni della documentazione contabile ed extracontabile, oltre a verifiche dirette presso la sede dell’azienda.
Le indagini hanno portato alla scoperta di un ammontare complessivo di fatture false superiore a 1,5 milioni di euro, utilizzate nel corso di diversi esercizi fiscali per alterare le dichiarazioni dei redditi. Il titolare dell’impresa è stato denunciato per il reato di dichiarazione fiscale fraudolenta mediante uso di fatture false, come previsto dall’articolo 2 del D.Lgs. 74/2000.
Il verbale dettagliato dell’operazione è stato trasmesso all’Agenzia delle Entrate per i successivi accertamenti fiscali. L’azione della Guardia di Finanza si conferma così presidio fondamentale di equità e giustizia sociale, in linea con l’articolo 53 della Costituzione che impone a tutti i cittadini di contribuire alle spese pubbliche secondo la propria capacità contributiva.
Tag: Guardia di Finanza Last modified: Dicembre 29, 2024