LIVORNO (sabato 15 giugno 2024) – Ilario Lensi, ex operaio della Spica e candidato per Città Diversa, è uno dei tanti che non ha ricevuto nemmeno un voto nelle ultime elezioni amministrative. Questi candidati, come nella famosa espressione calcistica di Mourinho “Zeru tituli”, sono coloro che hanno dato la loro disponibilità senza attribuirsi neanche un’autopreferenza, scegliendo invece di votare per il capolista o per un candidato ritenuto più meritevole.
di Francesco Catania
In questa categoria rientrano una quarantina di persone, principalmente provenienti da liste che hanno raccolto pochi voti. Tra loro ci sono tre candidati di Fratelli d’Italia, due del Movimento 5 Stelle, e uno ciascuno per Lista Civica Salvetti, Alleanza Verdi-Sinistra e Lega.
Gianmarco Mancini, candidato della Lega, ha ottenuto zero voti il 9 giugno, ma in passato aveva raccolto numerose preferenze, arrivando a 1.463 nel 1992 quando fu eletto alla Camera. Originario di Lucca, Mancini ha un legame particolare con Livorno, dove è stato commissario del partito. Ha accettato di candidarsi per completare la lista, pur sapendo che non avrebbe potuto votare per sé stesso. Mancini sottolinea che i candidati in questa posizione lo fanno per spirito di servizio e non per votare per sé stessi.
Ilario Lensi è un veterano dello “zero tituli”, essendo stato candidato tre volte nelle ultime elezioni con la lista “Città Diversa” di Marco Cannito. Lensi, ex operaio della Spica e dell’Inalfa, non solo non si è mai votato, ma ha sempre incoraggiato amici e parenti a votare per Cannito, che stima molto. Durante le campagne elettorali, ha attivamente distribuito volantini e organizzato eventi per la lista. Lensi afferma di rappresentare coloro che credono nelle idee e nella politica dal basso, senza ambizioni personali, e considera le sue zero preferenze come una medaglia al merito.
Last modified: Giugno 16, 2024
