Giani – rapporto irpet criminalità – aprile 2024
TOSCANA (venerdì 5 aprile 2024) – Il panorama toscano si staglia tra le intricanti reti dell’economia illegale e le insidie del sommerso, generando un giro d’affari stimato a 11,3 miliardi di euro. Eugenio Giani, Governatore della Regione, e Stefano Ciuoffo, Assessore alla Legalità, ribadiscono l’importanza di mantenere alta la guardia contro le infiltrazioni mafiose e ogni forma di criminalità. Presentando il rapporto Irpet 2023 sulla criminalità organizzata nell’economia toscana, evidenziano come la regione non sia immune da tali fenomeni.
di Francesco Catania
Secondo il rapporto, l’economia collegata alle attività illegali, che comprende la produzione, la vendita o la distribuzione di beni vietati per legge, ammonta a 1,2 miliardi di euro. A questo si aggiungono i 10,1 miliardi dell’economia sommersa, che include attività nascoste al fisco, portando il valore totale delle attività non legittime a 11,3 miliardi di euro. Questo rappresenta l’11,7% del prodotto interno lordo regionale.
Giani e Ciuoffo mettono in guardia sul riciclaggio, la corruzione e le attività sommerse, sottolineando la necessità di contrastare queste pratiche. Affermano che è solo prestare la dovuta attenzione che si può combattere la criminalità in tutte le sue forme.
La Toscana emerge come un territorio privilegiato per attività di riciclaggio e reati economici su vasta scala. Il rapporto Irpet evidenzia anche il ruolo critico delle province toscane nel traffico di droga, con Livorno in testa per sequestri, seguita da Pisa e Firenze.
L’aumento dei procedimenti per associazione mafiosa e l’allarme per le infiltrazioni delle mafie straniere sono ulteriori punti evidenziati nel rapporto. Si sottolinea anche il ruolo della Toscana nella produzione e distribuzione di merci contraffatte, con Firenze, Prato, Grosseto e Livorno tra le province più coinvolte.
Il rapporto evidenzia anche la necessità di monitorare da vicino le attività economiche sospette, come le imprese cartiere, che possono essere usate per l’evasione fiscale e il riciclaggio.
Le province di Livorno, Pisa e Firenze sono particolarmente attive nel contrasto al narcotraffico, con numerose operazioni antidroga e sequestri di sostanze stupefacenti.
In confronto con altre regioni, la Toscana si colloca tra le prime per indicatori di attività illecite, come il riciclaggio, la contraffazione e lo sfruttamento della prostituzione. La regione presenta anche una percentuale significativa di lavoratori irregolari, soprattutto nel settore agricolo.
L’evasione fiscale è un’altra sfida importante, con la Toscana che registra una quota considerevole di mancati pagamenti di tasse come l’Imu e l’Irpef.
Il rapporto Irpet fornisce uno sguardo dettagliato sulla complessa intersezione tra economia e criminalità in Toscana, evidenziando la necessità di una continua vigilanza e azione preventiva da parte delle autorità competenti.
Last modified: Aprile 17, 2024