LIVORNO – Il percorso di Felipe Curcio è un affascinante viaggio attraverso il tempo e lo spazio, che inizia negli anni ’50 in un paesino vicino a Cosenza e si snoda fino alla Serie A con il Brescia. La storia di Felipe è intrisa di emigrazione, opportunità e determinazione.
di Francesco Catania
Tutto ebbe inizio quando suo nonno, Pietro Curcio, ventenne e in cerca di una vita migliore, lasciò la Calabria alla volta del Brasile, attratto da una lettera che prometteva lavoro e felicità. Lì incontrò Carolina, calabrese già emigrata, e insieme costruirono una famiglia, dando vita a sei figli. Felipe, con il passaporto italiano, intraprese il percorso inverso, decidendo di provare a sfondare nel calcio italiano.
La sua avventura calcistica inizia a 15 anni con la passione per il calcio a 5 in Brasile, prima di entrare nel settore giovanile del San Paolo. Il suo percorso lo porta poi in Italia, al Foggia in Serie C, dove viene allenato da figure di spicco come Pasquale Padalino e Roberto De Zerbi. Quest’ultimo, profetico nei suoi insegnamenti, prevede il suo futuro in Serie A con il Sassuolo.
Il salto di qualità avviene con il Brescia, grazie a una chiamata del presidente Cellino. Dopo una stagione di salvataggio, Felipe contribuisce al successo che porta il Brescia in Serie A. Successivamente, gioca per la Salernitana sotto la guida di Giampiero Ventura, prima di approdare al Padova su invito del ds Sogliano.
Il percorso di Felipe è costellato di sfide e successi, ma un momento difficile colpisce durante la sua esperienza al Padova. Una pubalgia lo tormenta, diventando il capitolo più oscuro della sua carriera, ma la sua resilienza lo aiuta a superare l’ostacolo.
La svolta avviene con la chiamata del Livorno nell’ottobre del 2023. Il presidente Joel Esciua gli offre l’opportunità di allenarsi con la squadra, e grazie al sostegno dell’allenatore Giancarlo Favarin, Felipe trova una nuova casa calcistica. Vive a Tirrenia con la moglie, Paloma, e si innamora della città di Livorno.
Tra i suoi amici più cari c’è Emerson, ancora legato al Livorno, e insieme sognano di poter contribuire al successo della squadra. Felipe si è ripreso da noie muscolari e ora, con il tecnico Fossati che lo segue attentamente, si prepara a fare il suo ritorno in campo.
La speranza di ritornare nei professionisti brilla nei suoi occhi, mentre guarda al futuro con entusiasmo e determinazione. Felipe vede Seravezza come la prossima sfida da affrontare, consapevole delle difficoltà ma motivato dalla passione della tifoseria. La sua storia è un inno alla resilienza e alla volontà di lottare per realizzare i propri sogni nel mondo del calcio.