Da anni la CGIL chiede di mettere al centro il lavoro e la sua qualità, per rispondere ad un eccesso di richiesta di flessibilità e contratti precari. Soprattutto dopo la pandemia, i giovani non sono più disposti a lavorare purché si lavori, ma si aspettano un riconoscimento dei propri diritti come cittadini e lavoratori.
di Rossana Rizzitelli
Proprio grazie a questa nuova consapevolezza e necessità di riconoscimento della propria condizione di lavoratori, alcuni settori che in passato hanno approfittato dell’ambiguità del lavoro nero oggi fanno molta più fatica a reclutare forza lavoro.
CGIL Livorno si dice quindi pronta a dialogare con quelle forze politiche che si rendano disponibili a un confronto serio, purché si riveli efficace nel raggiungimento di condizioni del lavoro ottimali sul territorio livornese.
La proposta della CGIL consiste infatti nel riconoscimento di sgravi e incentivi solo a coloro che rispettano i CCNL siglati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, le norme sulla sicurezza e l’anticorruzione, poiché non sembra più tollerabile che gli incentivi pubblici, finanziati dalle tasse dei lavoratori, siano destinati anche ai datori di lavoro che sui lavoratori speculano.
Last modified: Marzo 18, 2024