Cecina (25 gennaio 2025) – Alla scuola primaria Guerrazzi sono stati segnalati due casi di scabbia tra gli alunni, suscitando preoccupazione tra i genitori. Tuttavia, l’Asl Toscana Nord Ovest rassicura: non ci sono rischi significativi di contagio e la situazione è sotto controllo.
di Virginia Spennacchio
La dirigente scolastica Caterina Startari ha riferito di aver comunicato il possibile caso all’Asl e di aver preso tutte le informazioni necessarie, inoltre ha affermato che non c’è rischio di contagio tra i compagni di classe e la situazione è monitorata attentamente dal servizio di igiene pubblica. Il dottor Vito Conti, responsabile del servizio igiene, ha fornito chiarimenti sulle modalità di gestione della scabbia: i casi diagnosticati devono, infatti, seguire una terapia prescritta da un dermatologo, che include il trattamento anche per i conviventi; dopo due visite di controllo e la conclusione della terapia, l’alunno può rientrare a scuola, nonostante il prurito possa persistere per qualche tempo.
Conti ha sottolineato che la scabbia non si trasmette facilmente tra compagni di banco. Perché avvenga il contagio, è necessario un contatto prolungato e ravvicinato, come dormire insieme o prendersi cura direttamente della persona affetta. Di conseguenza, non è richiesto alcun intervento per gli altri alunni, salvo nei rari casi in cui si sviluppi un cluster.
La scabbia, causata dall’acaro Sarcoptes scabiei, si manifesta con prurito intenso, soprattutto notturno, e piccole papule rossastre. Per prevenire la diffusione in famiglia, è consigliato lavare la biancheria a 60 gradi e isolare per tre giorni gli oggetti non lavabili. Negli ultimi tempi si registra un aumento di segnalazioni, grazie alla maggiore attenzione di medici e pediatri. L’Asl invita comunque a mantenere la calma, ricordando che la malattia è facilmente curabile.
Tag: salute Last modified: Gennaio 25, 2025
