Cecina (mercoledì 29 gennaio 2025) – Il progetto di RetiAmbiente per un impianto di ossidazione termica a Peccioli solleva dubbi tra gli amministratori locali.
di Virginia Spennacchio
I Comuni dell’area cecinese esprimono forti perplessità sul nuovo impianto di ossidazione termica senza fiamma che RetiAmbiente intende realizzare a Peccioli, attraverso l’acquisizione del 34% della società Novatosc. L’iniziativa, che prevede un investimento di 125 milioni di euro, mira a ridurre il ricorso alle discariche e agli inceneritori tradizionali. Tuttavia, i sindaci di Riparbella, Bibbona e Cecina sollevano dubbi sulla sostenibilità economica e ambientale del progetto, mentre Guardistallo si è già dichiarata contraria.
L’operazione prevede una gestione più sostenibile dei rifiuti urbani e potrebbe portare a una riduzione della Tari e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Tuttavia, gli amministratori locali temono i rischi finanziari, soprattutto per la mancanza di studi indipendenti sulla reale fattibilità dell’impianto. Alcuni Comuni, come Riparbella e Bibbona, evidenziano il rischio che l’investimento si traduca in un aumento delle tariffe per i cittadini, data la necessità di ricorrere a finanziamenti con tassi di interesse elevati.
Un ulteriore nodo riguarda il ruolo dei Comuni nell’operazione. Molti amministratori si interrogano se sia opportuno assumersi rischi finanziari come soci o se sia più prudente rimanere clienti del servizio. Inoltre, la tecnologia proposta è innovativa e sperimentale in Italia, priva di esperienze pregresse su cui basare una valutazione certa.
Al momento, Cecina e Montescudaio restano in fase di riflessione e attendono ulteriori dettagli prima di prendere una decisione ufficiale. Il sindaco di Guardistallo, invece, ha già manifestato la propria contrarietà, ritenendo che il progetto rappresenti un passo indietro rispetto agli sforzi compiuti per migliorare la raccolta differenziata.
Nei prossimi mesi, i Consigli comunali dei Comuni soci di RetiAmbiente dovranno esprimersi per approvare o meno l’acquisizione delle quote necessarie alla realizzazione dell’impianto. Il dibattito è aperto e le posizioni restano incerte, mentre la necessità di una soluzione efficace per la gestione dei rifiuti rimane una priorità per il territorio.
Last modified: Gennaio 29, 2025