Nel 2018 in un post su Facebook accusò Arci e Arcigay di «diffondere la cultura finocchista nelle scuole». Lorenzo Gasperini è stato dichiarato colpevole del reato di diffamazione aggravata.
di Giorgia Pelagatti
La sentenza del Tribunale di Livorno ha dichiarato Lorenzo Gasperini colpevole di diffamazione aggravata per un post pubblicato su Facebook il 17 settembre 2018. Il 33enne, che al tempo era consigliere del comune di Cecina, nell’augurare agli studenti un buon inizio anno manifestò la sua intenzione di porre fine alla politica nelle scuole «con progetti e attività di Arci, Arcigay e compagni vari per diffondere tra i ragazzi e i bambini l’ideologia relativista, immigrazionista, islamista e soprattutto – negli ultimi anni – finocchista (addirittura insegnando nelle scuole che non si nasce né maschi né femmine, secondo l’ideologia gender)».
Arcigay, mediante il suo presidente Luca Mazzinghi, denunciò Gasperini, che adesso dovrà pagare mille euro all’associazione, oltre alle spese processuali. L’ex consigliere, oggi vicecoordinatore di Anci Toscana, ha reagito dichiarandosi preoccupato per il diritto alla libertà d’espressione. Tuttavia, per la Giudice Rosa Raffaelli, Gasperini non si è limitato a commentare o criticare le attività di Arci e Arcigay nelle scuole, ma ha coniato un termine fortemente denigratorio. Infatti, nella sentenza, la Giudice ha rimarcato che non è possibile definire critica politica una «manifestazione del pensiero [che] veicoli odiose discriminazioni, fondate su caratteristiche personali dei soggetti coinvolti, o si connoti per l’uso di espressioni linguistiche oggettivamente offensive ed estranee al metodo e allo stile di una civile contrapposizione di idee».
Arcigay Livorno ha espresso la propria soddisfazione per l’esito della sentenza, mentre Gasperini sta valutando il ricorso presso la Corte di Appello.
Tag: Arcigay, Cecina, Discriminazione, Lorenzo Gasperini, Processo Last modified: Marzo 14, 2024