Italia (giovedì, 29 agosto 2024) – Nonostante gli eventi meteorologici estremi dello scorso anno abbiano devastato l’agricoltura in Romagna, migliaia di agricoltori non riceveranno alcun indennizzo per i danni subiti. La comunicazione è arrivata in questi giorni da AgriCat, il Fondo mutualistico nazionale istituito per erogare i ristori relativi alle gelate tardive di marzo e aprile e all’alluvione di maggio 2023. Questi eventi hanno colpito gravemente le attività agricole, in alcuni casi distruggendo oltre l’80% della produzione e mettendo molte aziende in difficoltà economica.
di Davide Lettera
Coldiretti ha espresso preoccupazione per la situazione, richiedendo un incontro urgente con i vertici di AgriCat per trovare soluzioni rapide. Il fondo, gestito dall’ente pubblico ISMEA, era stato creato per fornire risarcimenti agli agricoltori colpiti da calamità naturali, ma molti si sono visti negare gli indennizzi, spesso senza una chiara motivazione. Secondo Alessia Buccheri, direttrice di CIA Romagna, il processo di richiesta degli indennizzi attraverso la piattaforma AgriCat richiedeva la presentazione di un’autodichiarazione in cui le aziende dichiaravano i danni subiti. Tuttavia, un numero significativo di richieste è stato respinto o accolto solo in minima parte, lasciando molti agricoltori senza il supporto finanziario necessario.
Di fronte a questa situazione, è stato organizzato un tavolo di dialogo tra ISMEA e le associazioni di categoria, con un incontro previsto per il 3 settembre. Tuttavia, le speranze sono miste, poiché molte richieste risultate “non a buon fine” non consentono ulteriori integrazioni o ricorsi. Questo ha lasciato molti agricoltori, come Gianni Fagnoli del “Podere I Fondi”, senza alcuna possibilità di recuperare le perdite subite. Le frane che hanno isolato la sua azienda non rientrano nelle coperture di AgriCat, e sembra necessaria l’implementazione di una nuova piattaforma per affrontare questi specifici danni.
Inoltre, i dati indicano che circa l’80% delle 5.000 richieste di indennizzo è stato respinto, lasciando solo un 20% di aziende che hanno ottenuto somme simboliche e insufficienti a coprire i danni subiti. Le cifre risarcite, in molti casi, si riducono a pochi euro, evidenziando una gestione della situazione che molti agricoltori percepiscono come inadeguata. Questa situazione si aggiunge a una serie di difficoltà che continuano a colpire la Romagna, già duramente provata dai disastri naturali del 2023.
Last modified: Agosto 29, 2024