Avrebbe tirato un pugno al volto della vittima, provocandone la caduta dal quarto piano. L’accusato di omicidio preterintenzionale si trova già in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti.
di Giorgia Pelagatti
È stato identificato l’uomo che avrebbe causato la caduta dal quarto piano di Denny Magina, il giovane ragazzo che precipitò in via Giordano Bruno il 22 agosto 2022. Gli indizi ritrovati dagli investigatori furono dei segni di un anello compatibile con le ferite sul volto di Magina e delle tracce di dna di due persone sulle caviglia della vittima.
Nell’annunciare gli ultimi sviluppi, il pm Giuseppe Rizzo ha sottolineato che le indagini sono state lunghe e complesse. L’accusato, un uomo 33enne con cittadinanza tunisina, era già in carcere al momento dell’arresto. Le indagini sono convogliate verso di lui proprio a causa delle tracce dell’anello ritrovate. Inoltre, uno dei dna ritrovati sul corpo della vittima coincide con quello dell’accusato.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, Denny Magina si sarebbe recato all’appartamento in via Giordano Bruno dove – poco lucido per l’assunzione di droga –sarebbe stato colpito al volto dall’accusato. Dato che Magina stava per precipitare dal quarto piano, il 33enne e un’altra persona gli avrebbero afferrato le caviglie per impedire la caduta, senza successo. In tal modo si spiegherebbero anche le tracce di dna. Pertanto, il 33enne è stato accusato di omicidio preterintenzionale perché avrebbe colpito un ragazzo inerte e stordito dalle droghe vicino a una finestra aperta.
Ricordiamo che le indagini sono ancora nella loro fase preliminare: la responsabilità penale non è ancora stata attribuita.
Tag: Arresto, Denny Magina, Livorno Last modified: Marzo 18, 2024