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Caporalato in Toscana, il rapporto riguarda anche la provincia di Livorno

L’ultimo rapporto “Agromafie e Caporalato” dell’Osservatorio Placido Rizzotto e da Flai-Cgil registra 27 aree a rischio in Italia. Presenti zone del livornese. 

di Giorgia Pelagatti

La sesta edizione del rapporto “Agromafie e Caporalato” restituisce un quadro cupo della penisola italiana. Nel settore agricolo i lavori irregolari sono circa 230.000, vale a dire oltre il 34% dei lavoratori. Dalla ricerca emerge che il tasso di irregolarità nei dipendenti agricoli è pari al 36,3%, secondo solo al settore dei servizi alla persona. La manodopera è spesso composta di lavoratori stranieri, soggetti a ricatti, sfruttamento o para-schiavismo vero e proprio. 

Le inchieste del 2023 hanno fatto emergere ben 27 aree a rischio nella Regione Toscana. Quattro si trovano nelle zone agricole del livornese: Venturina, San Vincenzo, Castagneto Carducci e Donoratico. I rapporti del 2022 e del 2023 hanno confermato la presenza di centinaia di lavoratori e lavoratrici irregolari in Maremma, in particolare nelle campagne di Piombino e Campiglia Marittoma è stata rilevata la presenza di decine di persone pakistane.

Anche da un punto di vista qualitativo la situazione non migliora affatto. È emersa infatti una rete di caporalato tra le varie province toscane, che così possono trasferire i lavoratori da una campagna all’altra sulla base delle esigenze stagionali. 

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Tag: , Last modified: Marzo 7, 2024
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