Arriva a Livorno sulle navi portacontenitori, nascosta fra le merci. Si tratta di cocaina, che ogni giorno impegna finanzieri e operatori delle dogane in controlli serrati per contrastare un traffico sempre preoccupante. La tratta prevalente della cocaina è quella che proviene dal Sud America, in particolare Ecuador. Il fumo invece da Marocco, Spagna e Turchia.
di Rossana Rizzitelli
Livorno è considerato un porto della droga, uno degli scali di punta insieme a Genova, La Spezia, Salerno e Gioia Tauro. Per questo c’è un insieme di finanzieri e doganieri più presente e con più partecipazione nel sistema portuale. L’attività, oltre al contrasto degli stupefacenti, serve anche a tutelare la sicurezza degli operatori che lavorano anche di notte in porto e possono incontrare individui pericolosi.
Vigilanza doganale, controllo merci, controllo animali, un nucleo che si occupa solo di stupefacenti con le unità cinofile, tutti impegnati nella lotta al narcotraffico.
Last modified: Febbraio 22, 2024