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Sicurezza urbana, sanità, costo della vita: l’opinione dei toscani

Una sanità che può essere migliorata a partire dalla riduzione delle liste di attesa e che rafforza gli organici di medici e personale; le preoccupazioni per il costo della vita condizionato dalla crescita dei prezzi dei beni di prima necessità; la percezione di una minore sicurezza urbana negli ultimi anni.

di Rossana Rizzitelli

Questi i risultati che emergono dal sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis che ha interessato oltre tremila cittadini toscani, le cui opinioni sono state raccolte tra il 7 e il 14 febbraio.

Per 8 cittadini toscani su 10 (80% in provincia di Livorno), l’aumento del costo della vita degli ultimi 2 anni pesa oggi in modo significativo sulla situazione economica familiare.

La questione salute è un altro tema caldo. Il 62% dei cittadini toscani promuove i servizi sanitari della propria provincia di residenza con un voto pari o superiore al 6; il 38% esprime invece una valutazione insufficiente. Il massimo della soddisfazione si registra in provincia di Pisa, con il 70% di cittadini che promuovono i servizi sanitari locali. Segue la città metropolitana di Firenze con il 67%, più indietro le province di Arezzo (53%) e Livorno (52%).

I cittadini toscani esprimono alcune preoccupazioni per il Servizio Sanitario Nazionale, segnalando in particolar modo i tempi eccessivamente lunghi delle liste d’attesa per diagnostica, interventi, visite specialistiche. Secondo l’83% degli intervistati bisognerebbe investire soprattutto sulla riduzione delle liste d’attesa, nonché sul rafforzamento degli organici con nuove assunzioni. Maggioritaria anche la richiesta di potenziamento della sanità territoriale (54%) e di maggiore efficienza dei Pronto Soccorso (51%).

Altro tema: la percezione della microcriminalità e della sicurezza urbana. Oggi appena un terzo degli intervistati dichiara di sentirsi sicuro nella zona in cui risiede o lavora: si tratta di un dato in diffuso peggioramento negli ultimi mesi. Il 53% degli intervistati percepisce diminuita la sicurezza nel proprio contesto urbano di riferimento, con un dato che nella città metropolitana di Firenze sale fino al 68%.

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Last modified: Febbraio 20, 2024
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