Italia (venerdì, 18 aprile 2025) — Mattinata senza pacchi per migliaia di clienti Amazon in tutta Italia. Venerdì 18 aprile è scattato lo sciopero nazionale dei corrieri dell’“ultimo miglio”, ovvero i driver che lavorano in appalto per il colosso dell’e-commerce. Secondo fonti sindacali, l’adesione ha superato l’80%, generando ritardi e disagi sia per le consegne a domicilio che per i ritiri presso i locker e i punti di raccolta.
di Benedetta Rubini
La protesta, indetta da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, arriva dopo la rottura delle trattative con Assoespressi sul rinnovo del contratto integrativo nazionale. I corrieri si sono mobilitati con presìdi in tutta Italia, tra cui quelli davanti agli hub di Montacchiello (Pisa) e Calenzano (Firenze), chiedendo il riconoscimento del valore del proprio lavoro. Tra le richieste principali: indennità di trasferta adeguate, turni meno stressanti, maggiori tutele contro la precarietà e condizioni lavorative più sicure.
Attualmente, spiegano i sindacati, i rimborsi spese sono fermi da anni e non tengono conto dei costi reali affrontati quotidianamente dai lavoratori. Preoccupa anche il tema della saturazione delle ore di lavoro: le nuove proposte cancellerebbero il principio della “discontinuità” e impongono di coprire interamente le 42 ore settimanali, aumentando il rischio di sfruttamento.
Sul fronte sicurezza, le sigle chiedono la sospensione delle consegne in caso di allerta meteo rossa. “Non possiamo più aspettare. Chiediamo dignità, stabilità e rispetto per chi garantisce ogni giorno un servizio essenziale”.
Last modified: Aprile 18, 2025