Livorno (mercoledì 12 febbraio 2025 ) – Due mesi dopo la tragica esplosione all’impianto Eni di Calenzano, che ha causato cinque vittime, giungono finalmente notizie incoraggianti sulle condizioni dei due feriti più gravi. Emiliano Braccini, camionista livornese di 51 anni, e Luigi Murno, 37 anni, hanno superato la fase critica delle cure presso il Centro ustioni dell’ospedale Cisanello di Pisa.
di Virginia Spennacchio
Braccini, stimato volontario della Svs di Ardenza e dipendente della Meritrans, è stato trasferito all’ospedale di Volterra dove completerà il suo percorso di guarigione nei prossimi 30-40 giorni. Il suo collega Murno, non più in pericolo di vita, proseguirà invece la riabilitazione presso l’ospedale di Potenza.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l’efficacia della risposta del sistema sanitario regionale, che ha permesso di limitare le conseguenze di questa immane tragedia. I due lavoratori, gravemente ustionati nell’incidente del 9 dicembre, sono stati assistiti dalle équipe specializzate del Centro ustioni, sotto la direzione della dottoressa Manuela Nicastro e del dottor Antonio Di Lonardo.
Braccini, residente a Stagno e ben noto nella comunità livornese per il suo impegno nel volontariato, si trovava sul posto per il consueto carico di carburante quando è avvenuta l’esplosione che ha strappato la vita a Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Davide Baronti, Franco Cirelli e Gerardo Pepe. Il suo recupero rappresenta un segnale di speranza dopo mesi di profonda apprensione per l’intera comunità.
Last modified: Febbraio 12, 2025