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Porto di Piombino: gli operatori difendono il rigassificatore

Piombino (mercoledì 29 gennaio 2025) – Mentre la politica e i comitati locali chiedono lo spostamento del terminal gas entro il 2026, gli operatori portuali sostengono la sua permanenza.

di Virginia Spennacchio

Per la prima volta, le imprese marittime del porto di Piombino prendono posizione a favore del rigassificatore Snam, evidenziandone l’importanza strategica per l’attività portuale e l’economia locale. Il documento congiunto, firmato da diverse realtà del settore, sottolinea il rischio di declino per il porto in caso di rimozione della nave, che attualmente garantisce servizi potenziati e sicurezza operativa 24 ore su 24.

Secondo gli operatori, la presenza del rigassificatore ha migliorato la capacità di risposta alle emergenze e mantenuto attivi quattro rimorchiatori antincendio, fondamentali per la sicurezza dello scalo. Inoltre, negli ultimi 18 mesi, il traffico di navi metaniere ha favorito oltre 50 operazioni sicure. Senza questa attività, il porto perderebbe un traffico essenziale, con gravi ripercussioni economiche e occupazionali per tutto l’indotto locale, dagli alberghi ai trasporti, fino ai fornitori di servizi marittimi.

Il documento sottolinea inoltre che il GNL (Gas Naturale Liquefatto) è diventato ancora più strategico per l’Italia dopo lo stop alle importazioni di gas russo via Ucraina. Piombino, con le sue infrastrutture portuali avanzate e le banchine di grandi dimensioni, potrebbe diventare un hub chiave per il settore energetico nazionale.

Gli operatori portuali chiedono dunque alle istituzioni di riconsiderare il futuro del rigassificatore, ritenendo che la sua permanenza possa favorire investimenti e attrarre nuove aziende, comprese quelle dell’industria siderurgica locale. “La sua rimozione aprirebbe una profonda crisi del sistema portuale”, avvertono, esortando a un ripensamento che tenga conto delle conseguenze economiche e occupazionali per la città e il territorio.

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Last modified: Gennaio 29, 2025
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