Livorno (lunedì, 14 ottobre 2024) – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Livorno hanno arrestato un 30enne di origini nordafricane, già sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, dopo essere evaso dal suo domicilio. L’uomo, coinvolto nell’operazione Mexal che ha smantellato un vasto giro di spaccio di stupefacenti, era già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati alla droga. A seguito della sua evasione, il tribunale ha disposto un aggravamento della misura cautelare, con il trasferimento in carcere.
di Davide Lettera
L’operazione Mexal, condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, ha rivelato un sofisticato sistema di traffico di sostanze stupefacenti che non solo interessava la provincia di Livorno, ma si estendeva ad altre province toscane e italiane. Tra le novità emerse vi è il traffico di droghe particolari provenienti dal Sud America, come la mescalina, il kratom, il sudore di rospo e l’estratto del peyote, sostanze psicoattive spesso utilizzate in contesti di riti sciamanici. Questi stupefacenti, conosciuti anche come “droghe amazzoniche”, sono recentemente venuti alla ribalta per la loro pericolosità, come dimostrato dal tragico decesso di un 25enne in provincia di Venezia, trovato morto dopo aver partecipato a un rito di questo tipo.
L’indagato, già protagonista di una precedente evasione, aveva manifestato difficoltà nel rispettare le condizioni degli arresti domiciliari. La sua condotta ha portato il giudice a disporre il passaggio alla custodia cautelare in carcere come unica soluzione per prevenire il rischio di recidiva. Dopo essere stato nuovamente arrestato, l’uomo è stato tradotto presso il carcere delle Sughere di Livorno per il reato di evasione. Si ricorda che, trattandosi di indagini preliminari, l’indagato è da considerarsi presunto innocente fino a un’eventuale sentenza definitiva.
Last modified: Ottobre 14, 2024
