Livorno si conferma polo di eccellenza per la chirurgia oncologica

Livorno (domenica, 6 ottobre 2024) – Livorno rafforza la sua posizione come centro di riferimento per la chirurgia oncologica, grazie al seminario tenutosi a Palazzo Pancaldi dal titolo “Neurochirurgia oncologica: approcci chirurgici al basicranio anteriore e nuove terapie per la cura delle neoplasie gliali”. L’incontro, organizzato da Orazio Santonocito, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia, e dalla neuro-oncologa Anna Luisa Di Stefano, ha messo in evidenza il ruolo cruciale della città nella cura delle patologie oncologiche complesse e nell’avanzamento delle terapie per i tumori cerebrali.

di Davide Lettera

Durante il seminario, esperti di fama nazionale e internazionale hanno discusso le più recenti tecniche neurochirurgiche e le terapie innovative per le neoplasie gliali. Santonocito ha sottolineato come questo incontro confermi Livorno come un centro di alta specializzazione, impegnato nel continuo miglioramento dell’assistenza sanitaria multidisciplinare per i pazienti oncologici. Tra i temi principali trattati, si sono affrontati gli approcci chirurgici al basicranio anteriore e le nuove possibilità terapeutiche per migliorare la qualità delle cure. I partecipanti hanno dato vita a dibattiti costruttivi sugli approcci terapeutici, portando a un confronto utile per l’aggiornamento professionale e la ricerca.

Tra gli interventi di maggior rilievo, quello di Sebastien Froelich, specialista in neurochirurgia all’Hôpital Lariboisière di Parigi, che ha approfondito gli approcci chirurgici ai meningiomi del basicranio anteriore. Inoltre, Christos Davatzikos, dalla Perelman School of Medicine dell’Università di Pennsylvania, ha presentato un’interessante analisi sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella prognosi delle neoplasie gliali, aprendo la strada a nuove prospettive nel trattamento di queste patologie. L’evento ha visto anche la partecipazione di Marc Sanson, esperto riconosciuto nel campo della neuro-oncologia presso l’Université Sorbonne e l’Hopital Pitié Salpétrière di Parigi, che ha contribuito con la sua esperienza sulle terapie neuro-oncologiche avanzate.