CECINA (venerdì 24 maggio 2024) – “La pillola che induce il travaglio evitando il ricorso a dispositivi meccanici o altre modalità più invasive, è adesso a disposizione anche delle partorienti delle Valli Etrusche”. Ad annunciarlo è Stefano Masoni, direttore della struttura complessa Ostetricia e Ginecologia Cecina Piombino Elba, sottolineando i vantaggi immediati per madre e neonato.
di Francesco Catania
“Questo tipo di metodica viene utilizzata nei casi in cui la gravida, per svariate ragioni, abbia necessità di partorire, ma non abbia ancora sufficienti contrazioni”, ha spiegato il primario Masoni. Fino ad oggi, l’induzione del parto prevedeva l’uso di dispositivi meccanici come appositi palloncini, lo scollamento o la rottura delle membrane, oppure di farmaci in forma di gel, fettucce medicate o flebo. Le nuove pillole, somministrate per via orale, permettono di evitare tutto questo, stimolando l’utero a contrarsi e quindi facilitando la nascita del bambino.
“L’induzione del travaglio con compresse di misoprostolo si è diffusa da alcuni anni in Scandinavia e in Francia con ottimi risultati, riportando un tasso di cesarei inferiore alle altre metodiche. Così, appena il prodotto è divenuto disponibile abbiamo subito scelto di utilizzarlo anche per le nostre partorienti”, ha dichiarato Masoni. Ad oggi, quattro casi sono stati trattati con buoni risultati sia per la madre che per il neonato, specialmente in casi di rottura prematura delle membrane, riducendo i potenziali rischi di infezioni vaginali.
L’introduzione della pillola per l’induzione del travaglio rappresenta un importante passo avanti per le partorienti delle Valli Etrusche, offrendo una soluzione meno invasiva e potenzialmente più sicura rispetto alle metodiche tradizionali.
Last modified: Maggio 24, 2024